Votes taken by Hannibal Lecter

view post Posted: 14/8/2016, 21:32     +1[PRESENT] - Casa Clarice Starling - Baltimora
Un mese dopo...

:hannibal5:

Passi velati ora accompagnavano un'avanzata che mai si sarebbe aspettato di concedersi così presto.
Un'avanzata in una casa che da tempo attendeva di rivedere ma che forse mai credeva di poter nuovamente figurare materialmente e non solo mentalmente, di fronte ai propri occhi.
La casa di Clarice Starling si apriva ora di fronte allo psichiatra, ricercato, pluriomicida, cannibale, ritenuto da chiunque un pazzo latitante.
Perchè dunque, data la sua fama, mettersi a rischio entrando proprio nella tana del lupo?
Nella dimora di quella stessa donna che pochi anni prima l'aveva nettamente e chiaramente rifiutato e dichiarato guerra?
Forse proprio perchè Lecter sapeva già da quella notte, da quel bacio da lei ricambiato, da quella cena consumata nell'abitazione campagnola dell'ormai defunto Paul Krendler, che Clarice non era realmente ciò che voleva far credere e ciò che davvero lei credeva di essere.
Clarice aveva bisogno di aprire gli occhi, occhi da sempre coperti e quindi incapaci di vedere, vedevano solo ciò che da anni gli altri le avevano insegnato di percepire: lei vestita con le vesti di agente speciale, lei che serviva la legge lasciandosi usare dalla stessa istituzione che tanto fedelmente tentava di rappresentare.

Sapeva bene della sua collaborazione con l'agente speciale Graham, Will. Proprio lui. Ma ora non era con il giovane profiler che Lecter sentiva di avere ancora un conto in sospeso, sebbene il loro passato non fosse stato mai saldato, c'era qualcun altro che bramava tanto di occuparsi di lui, il giovane pellegrino, Francis Dolarhyde. Un po' gli dispiaceva in realtà lasciare che il signor D si occupasse di tutto da solo, in vero non sapeva nemmeno se si sarebbe recato prima o poi a Baltimora o Wolf Trap. In quel caso ci avrebbe pensato lui. Ma valeva davvero la pena mettersi ora in gioco? Dopo tanto silenzio?
Che motivo evidente c'era adesso di raggiungere quell'abitazione?
Lecter sapeva bene che Clarice non era in casa, l'ultima volta che ne aveva varcato la soglia l'aveva trovata a riposare sul divano in compagnia di un bicchiere mezzo vuoto di Jack Daniel. Oggi invece Clarice era ancora al Bureau.
Non sapeva esattamente cosa la stesse trattenendo tanto, ma la sua Mustang non era posteggiata fuori. Lo psichiatra sapeva d'aver poco tempo, il suo intendo era semplicemente quello di lasciarle trovare qualcosa, non una lettera, non un biglietto, ma solo un dono. L'ultima volta le aveva regalato un vestito, delle scarpe firmate, questa volta aveva optato per una bottiglia di vino, inconfondibile la marca, indiscutibile l'anno, quello della data di nascita di Clarice. Un Barolo italiano d'annata. Il valore poteva essere davvero alto.

Mentre un sorriso ora si dipingeva sul volto dello psichiatra nel mentre lasciava la bottiglia adornata da fiocco rosso attorno al tappo, vicino al mobile del salotto, inspirò profondamente il profumo dell'area circostante. Avanzò verso il corridoio, percorse il tratto che lo condusse alla camera da letto, li vide il luogo dove Starling riposava abitualmente, quando non si fermava nel suo ufficio, in disordine. Le lenzuola smosse, il cuscino di traverso. L'uomo scuotendo la testa si avvicinò, decise di fare un po' d'ordine tirando le lenzuola e sistemando il cuscino. Forse era una velata scusa per concedersi ora di soffermarsi più del dovuto con il viso chinato e la schiena curva, verso il guanciale di Starling?
Poco importava, non era visto.
Lo psichiatra chiuse gli occhi, raccolse quel cuscino poco prima sistemato. Lo avvicinò al viso raddrizzandosi e ne inspirò a pieni polmoni l'odore. Gli occhi del cannibale si chiusero mentre le labbra ora sfiorarono la federa del cuscino.

"Oh, Clarice.."

Un solo sussurrò seguì numerosi sospiri emanati per quasi un minuto, prima che l'uomo riponesse il cuscino al suo posto.
Guardò il comodino di Clarice, non v'era molto, solo un bicchiere vuoto. Lo raccolse, ne sentì l'odore. Ancora Jack Daniel's.
Doveva essere davvero il suo liquore preferito.
Il tempo a sua disposizione ora era quasi finito, lo psichiatra diede un ultimo sguardo alla stanza di Clarice, dopo alla cucina e per ultimo al salone prima di dirigersi verso l'uscita.
view post Posted: 8/4/2016, 15:45     +3[FLASHBACK] - Casa Hannibal Lecter - Baltimora
LECTER, HOBBS AND GRAHAM'S REMEMBERS

Blood dinner

Ambientazione temporale: seconda stagione 'Hannibal'

Players: Hannibal Lecter™ / Will Graham1 / Abs ~


Giorni di lunga attesa avevano preceduto quella che si preannunciava una cena indimenticabile presso la dimora di Hannibal Lecter, il rinomato psichiatra. Indimenticabile questa volta non per le pietanze tanto accuratamente preparate dal proprietario di casa, ma a causa della ragione per cui questa era stata organizzata.
Il dottor Lecter era uno psichiatra noto e conosciuto per le sue capacità in campo di criminologia e psichiatria, ma anche per la sua passione ben sviluppata nell'arte culinaria, tuttavia in quegli ultimi mesi la sua notorietà si era largamente ampliata grazie ai recenti avvenimenti che l'avevano visto protagonista con il giovane profiler William Graham, l'agente speciale da poche settimane scarcerato dopo essere stato assolto dall'accusa di essere l'emulatore dell'averla del Minnesota.
Graham era stato rinchiuso nel Manicomio Criminale Statale di Baltimora, gestito dal dottor Frederick Chilton con l'accusa d'omicidio di due ragazze del Minnesota e della stessa Abigail Hobbs, figlia del serial killer Garret Jacob Hobbs che l'agente aveva ucciso con più colpi d'arma da fuoco il giorno in cui aveva scoperto la sua identità. Ma da quell'evento il giovane profiler aveva iniziato a percorrere una lunga discesa verso la sua stessa rovina.
Will Graham era sempre stato un ragazzo abile nel suo lavoro grazie alla sua rara, se non unica, capacità di entrare letteralmente nella mente dei serial killer ai quali dava la caccia per conto del distretto dell'FBI di Quantico, gestito dal capo di scienze comportamentali Jack Crawford, ove lui lavorava.

Ma questo dono piuttosto scomodo che Graham possedeva andava gestito nel migliore dei modi, ragion per cui il suo superiore, Crawford, gli aveva assegnato lo psichiatra più valido di tutto il Maryland; solo alla fine il giovane profiler si rese conto di quanto il dottor Lecter avesse sfruttato questa situazione per giocare con la sua mente rendendolo un burattino alla sua mercè.
Ma per quale motivo lo psichiatra Lecter aveva voluto sfruttare il suo paziente ed amico Will tanto da far si che l'accusa d'omicidio e d'essere l'emulatore di Garret Jacob Hobbs cadesse proprio sulla sua testa?
Perchè quel dono e capacità di Will era diventato tanto ingestibile da portarlo addirittura a credere d'essere diventato davvero lui stesso un folle e pazzo omicida?
Ma soprattutto perchè il suo psichiatra non aveva potuto impedire che tutto questo accadesse?
Poteva esserci solo una ragione: Hannibal Lecter aveva gestito la scacchiera fin dall'inizio, era stato lui l'artefice degli omicidi, in realtà era lui il vero emulatore dell'averla del Minnesota, ci mise ben poco Will a comprendere che oltre a questo Lecter nascondeva molto di più, lui era il tanto temibile e introvabile Squartatore di Chesapeake.
Tutti per anni avevano creduto che il cannibale, squartatore, fosse in realtà Abel Gideon, nessuno si era mai realmente cimentato a fare nuove ricerche dopo l'arresto del dottor Gideon rinchiuso anch'egli nel manicomio criminale dov'era stato Will per tempo prima della scarcerazione, ma Will non aveva mai creduto a questa realtà, anzi.
Dopo gli ultimi eventi poté vedere molto più chiaro, capire molte verità celate a tutti ma non alla sua mente. Peccato però che nessuno aveva intenzione di credere al giovane profiler, tutti i suoi amici gli avevano voltato le spalle, tutti quelli del distretto, tutti i colleghi, ad eccezione di una, l'agente speciale Beverly Katz. Ma questo alla povera collega le costò molto caro, si era avvicinata troppo al fuoco tanto da essere uccisa senza pietà proprio dallo squartatore, Hannibal Lecter.
Ma come provarlo? Come trovare la prova schiacciante agli occhi di tutti e fare in modo che il cannibale venisse finalmente rinchiuso?
Una volta provata la sua innocenza e ottenuta la scarcerazione, Will Graham tornò a chiedere di Lecter, lo volle nuovamente come suo analista, ma a che scopo?
L'intenzione di Will era riconquistare la fiducia di Hannibal Lecter, fargli probabilmente credere quanto gli fosse devoto, intenzionato a seguire una scia che il suo psichiatra evidentemente da tempo gli aveva indicato.



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La terapia con l'agente Graham aveva ripreso da settimane, più che una terapia questa volta il dottor Lecter la definiva una vera e propria sintonia tra simili, perchè era proprio questo che lo psichiatra riteneva Will Graham fosse, un suo simile; un giovane ragazzo, agente speciale che usava inconsciamente la sua capacità di entrare nella mente dei serial killer per mettere a tacere la sua vera natura, quella che lo rendeva simile a lui.
Ma ora Will pareva aver accettato la realtà, il dottor Lecter lo vedeva davvero intenzionato a cambiare la sua vita ed ottenere ciò che il suo essere lo spingeva a fare, tutto ciò che il cannibale si era costruito nella sua mente per Will stava finalmente raggiungendo il compimento.
Era davvero pronto il giovane profiler a conoscere quella che sarebbe stata la sua nuova realtà?
Era pronto ad incontrare proprio lei, la ragazza che credeva d'aver perso perchè uccisa da lui? Abigail Hobbs?
Will gli aveva dimostrato quanto avesse accettato quella natura, l'aveva fatto uccidendo il suo ex paziente, Tyler; l'aveva fatto uccidendo Freddie Lounds...
Eppure? Proprio quest'ultima donna risultò mostrarsi come neo in quello che pareva essere un progetto perfetto che stava prendendo realizzazione sotto i suoi occhi: La Lounds non era stata realmente uccisa da Will.
Perchè mentire?
Will lo stava tradendo? No, peggio.
Will stava facendo il doppio gioco.
Dunque perchè l'agente speciale pareva essere davvero intenzionato a lasciare la sua vita per seguire la sua natura?
Quella cena sarebbe stata davvero la resa dei conti?
Ormai l'FBI era vicina alla verità, forse era per questo che Will aveva finto?
Fingere d'essere deciso a seguire la sua natura per incastrarlo, una mossa ammirevole, poteva metterlo sotto scasso matto davvero, ma un uomo come Lecter non l'avrebbe permesso.

Edited by Hannibal Lecter™ - 8/4/2016, 19:22
view post Posted: 11/3/2016, 12:19     +2Julianne Moore Collection - Libri&Film
Allora, ultima gif esclusa, alla visione della quale il mio Lecter si è contorto internamente... Julianne è veramente una divinità inimitabile....
Grazie, Clarice, per aver condiviso con noi una simile meraviglia... Hai appena ucciso lentamente la mia persona......
view post Posted: 10/1/2016, 13:34     +2Around Christmas time.... - Crazy
:hannibal:

Lo psichiatra era stato in grado di prevedere ogni singola azione, risposta e occhiata di tutti i presenti, si compiaceva della sua capacità per nulla appassita nel saper riconoscere e captare le azioni di persone a lui non sconosciute. Teneva ancora il calice in mano mentre vedeva i presenti ricambiare il gesto, persino l'agente Starling che poco prima aveva raccolto quel coltello con il quale probabilmente si era figurata di colpirlo proprio come aveva tentato di fare durante il loro ultimo incontro in una situazione non troppo diversa, peccato che erano state le parole che aveva usato poco dopo aver lasciato l'arma di convenienza, a volerlo colpire dritto nel petto senza minimo avviso. Lecter rivolse un sorriso in risposta all'agente Starling, non si impegnò questa volta a ribattere subito, dato che la questione era comunque destinata a morire per lasciar spazio ad altro, a qualcosa che lui aveva ovviamente in mente già da tempo. Sorseggiò il vino dopo un breve chino del capo rilasciando poco dopo il calice sul tavolo.

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"Mi onori, Clarice, volendo brindare alla mia persona, tuttavia non penso di meritare un simile diritto, non se questa deve essere realmente l'ultima notte... In quanto mi aspetto sia la prima di una lunga serie... Forse vorresti assicurarti per il futuro?"

Fece una pausa lanciandole uno sguardo profondo, pieno di sfida a prima occhiata, stavano sostenendo forse una partita di scacchi?

"...O forse è solo un'occasione da cogliere per concludere ciò che è stato avviato l'ultima volta?"

Le strizzò l'occhio sinistro una sola volta alludendo chiaramente all'ultima cena avuta a casa Krendler.
Ora rivolse il suo sguardo alla dottoressa Du Maurier, inclinò di lato la testa e sbattendo le ciglia si sedette sulla sedia scrutando i piatti di ogni invitato doverosamente farciti delle più elaborate leccornie a base di carne, ovviamente, ma anche di pesce e verdure a seconda del gusto.

"Del resto, più le cose cambiano più sembrano voler essere sempre le stesse, dico bene Bedelia?"

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L'aveva volutamente chiamata per nome, forse quella loro confidenza mostrata in pubblico solo per rendere più viva la loro copertura di un tempo, l'aveva sempre messa a disagio? Voleva per caso sfidarla questa volta di fronte a ospiti che in questo caso la conoscevano bene? Avrebbe tentato ancora una volta di uccidere qualcuno in sua presenza e di fronte a qualche altro ospite?

"I gusti e le preferenze culinarie dei miei commensali li ricordo tutti alla perfezione.."

Aggiunse prima di rivolgere un sorriso non poco grato al signor Guerrero, l'unico che di fronte a tutti e in paragone ad ogni presente risultava essere totalmente a suo agio e felice di assaggiare cosa aveva preparato per quella vigilia.

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"Signor Guerrero, avere un ospite come lei alla mia tavola ricopre di orgoglio e piacere la mia persona, vorrei averla più spesso seduto in questa sala, ovviamente per deliziare il suo palato, non unicamente il mio"

Un ultimo sorriso a Guerrero ora precedeva l'occhiata di Lecter lanciata a Will ed Abigail che giustamente parevano aver cominciato a dialogare fra loro. Lecter sapeva che il giovane profiler avrebbe tentato di mettere in guardia la giovane Hobbs, la quale comunque non ne aveva bisogno dato che conosceva non poco le sue abilità in cucina e quindi preferenze. Le stesse condivise dal padre. Lecter non pretendeva che la ragazza assaggiasse per forza la carne, cosa che Garret Jacob Hobbs invece faceva, ma gradiva comunque vederla compiaciuta di quanto preparato.

"Cara Abigail, non hai a che fare questa volta con chi col senso di colpa cerca di manipolarti, sii te stessa, fa si che la tua persona possa tratte piacere in ciò che decidi di fare... Assaggia, non te ne pentirai, darai anzi l'esempio al tuo padre adottivo..."

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Dicendo quest'ultima frase ovviamente gli occhi del cannibale si puntarono in quelli dell'agente Graham, colui che aveva firmato la sua condanna con l'omicidio del padre di Abigail, colui che aveva tentato più volte di incastrarlo, di arrestarlo e che solo una volta c'era riuscito. Quanto le capacità di Graham potevano essere inferiori o superiori a quelle dell'agente Starling? Presente anche lei a quel tavolo. Forse uniti potevano metterlo in difficoltà? Forse se avessero unito le forze quanto sarebbero stati in grado di arrestarlo una seconda volta? Chi dei due voleva negargli solo la libertà e non la vita?
Con quel pensiero tornò a guardare Clarice in un sorriso disteso e apparentemente tranquillo.

"La medaglia che dovrai appendere al muro per contemplarla, Clarice, la riceverai probabilmente quando sarai in grado di fare la tua scelta. Ora intanto scegli cosa è bene assaggiare"

Prese dopo queste ultime parole, la forchetta per antipasto in mano attendendo che tutti gli ospiti iniziassero prima di lui

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view post Posted: 6/1/2016, 17:05     +2Around Christmas time.... - Crazy
:hannibal:

Ormai i suoi ospiti erano seduti tutti alla sua tavola, Lecter sembrava essere orgoglioso di se e di quanto era riuscito a fare, del resto, se tutti ora erano li presenti era stato solo grazie a lui e al suo volere. Lopsichiatra studiava in silenzio lo sguardo di tutti tenendo le mani posate, ferme ed immobili, sopra lo schienale della sedia dove si sarebbe seduto, quella posta fra la dottoressa Du Maurier e l'agente speciale Starling. Si domandava se ambedue le donne si fossero chieste il perchè egli aveva deciso di dedicare a loro i posti d'onore. Infondo non l'aveva fatto solo per compiacere le due, che in realtà non parevano esserlo davvero molto, ma per compiacere se stesso, per guardare entrambe, per scrutarle e per fare lo stesso con tutti gli altri invitati.
Scrutò Will per primo, notava quanto il suo sguardo fosse sfuggente dal proprio, osservava Abigail l'unica che era stata in silenzio tombale dopo essersi seduta, era certo che i due si sarebbero accomodati insieme.

"Abigail, sembra tu sia l'unica a non essere turbata dall'eventualità di assaggiare qualcosa di poco conosciuto per questo Natale..."

Sorrise appena in attesa di incrociare il suo sguardo per poi spostarlo su Will.

"William, penso proprio saprai consigliare al meglio alla giovane cosa scartare e cosa no in questa tavola..."

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Sorrise gentilmente al signor Guerrero, era sempre un uomo dotato di gentilezza estrema, di grande riguardo e di grande rispetto, poche volte aveva avuto la fortuna di imbattersi in un uomo così.

"Sono certo saprà apprezzare, signor Guerrero, qualsiasi tipo di pietanza, infondo ricorda? Io e lei esercitiamo lo stesso lavoro, anche se con livelli di importanza diversi..."

Infine non poteva rivolgersi alle due vicine di tavolo che si era scelto, alle due donne, le più eleganti di quella serata.Si chiedeva quanto la dottoressa Du Maurier ora stesse recitando e quanto invece fosse sincera, forse entrambe le cose. Recitando diceva la verità? érpbabilmente era davvero lieta di essere presente alla sua tavola.

"Sono curioso, dottoressa Du Maurier, vorrebbe cominciare ad assaggiare gli spiedini che ho preparato appositamente per lei? Ci sono anche a base di pesce, ovviamente, li ricordo bene i suoi gusti..."

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La scrutava tornando serio mentre allungava una mano verso il proprio calice di vino, già riempito precedentemente come quello di tutti gli ospiti per iniziare la serata con un degno brindisi.

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Gli occhi di Lecter ora erano posati sulla figura dell'ultima arrivata, ma non meno importante degli altri, Clarice Starling. La vedeva nervosa, forse la più nervosa di tutti i presenti, i suoi occhi parevano contenere fuoco in quell'azzurro mare del quale erano caratterizzati. Le mani si muovevano nervosamente sul tavolo, la destra era pronto a scommettere stesse stringendo il coltello che aveva messo per il suo servizio. Lo psichiatra fingendo di non accorgersene disse.

"Bene signori e signore, vorrei proporre il primo brindisi per l'apertura di questa serata di festa che ci vede, probabilmente per la sola volta durante l'anno, riuniti alla stessa tavola, la mia..."

Sbattendo le ciglia si voltò verso Clarice e aggiunse, dopo aver guardato tutti gli ospiti.



"Dovresti liberare la tua mano per prendere il calice, Clarice, un po' di vino leggero è bene che ti conceda di sorseggiarlo con noi..."

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La guardava ora senza aggiungere altro.
view post Posted: 3/1/2016, 22:01     +1~ Family is Power - The Originals First Forum and GDR - Ricambio
CITAZIONE
7 - Evitate di pubblicizzare forum ai quali siamo affiliati/gemellati e di 'uppare' per più di una volta alla settimana.

E' stata mancata questa semplice regola per due volte dietro fila, in quanto non ho potuto controllare in questi giorni la casella spam debbo bloccarvi il messaggio di pubblicità per due settimane consecutive. Riaprirò la discussione il16 gennaio.
view post Posted: 25/12/2015, 21:23     +1Around Christmas time.... - Crazy
:hannibal2:

Impossibile per il dottor Lecter non studiare la reazione di ogni singolo invitato alla sua vista. Aveva notato quanto Will cercasse di apparire naturale, distaccato tranquillo ma quanta agitazione albergasse in lui. Era la prima volta infondo che aveva modo di vederlo relazionarsi con davvero tante persone dopo che agli occhi di tutti non era più il suo semplice analista o amico ma anche colui che l'aveva quasi ucciso in più di una occasione. Era naturale che lui e Abigail Hobbs si trovassero subito in sintonia, infondo c'era un legame piuttosto profondo fra i due, Lecter lo sapeva bene ed era in parte soddisfatto nell'averli fatti ritrovare dopo tanto tempo.

"Sono felice a mia volta di vedervi a vostro agio, Will... Abigail... Sedetevi qua, avremo modo di conversare facilmente"

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Sorrise ad entrambi dopo quelle parole, indicava loro i posti di fronte a quello dove si sarebbe seduto lui. Sospirò silenziosamente poi rivolgendo una parola al signor Guerrero.

"Non mi aspettavo in vero che avrebbe onorato la mia tavola, signor Guerrero, immagino il troppo l'avoro la tenga impegnato giorno e notte, prego... Si accomodi pure di fronte a me, ne sarei lieto."

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Lo guardò un istante per poi lanciare un'occhiata alla dottoressa Du Maurier, la quale pareva essere piuttosto silenziosa. Lecter sapeva bene il perchè. La donna cercava di studiarlo, di capire quanto, dopo tanti anni, fosse cambiato, nel caso in cui davvero ci fosse stato qualcosa di diverso in lui. Non si erano salutati nell'ultima occasione in circostanze piacevoli, specie dopo quell'ultimo saluto mai avvenuto a Firenze, dopo il suo tradimento. Lecter l'aveva mai perdonata? E lei si era mai concessa un perdono dopo quel colpo basso?

"Prego, dottoressa Du Maurier, si sieda alla mia destra, ho dell'ottimo rosato da servire."

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Mentre diceva quelle parole, ancora osservandola, lo psichiatra spostò gli occhi su Clarice Starling, pareva essere a suo agio in quell'abito che lui stesso le aveva donato solo due anni prima. Le sue parole volevano da subito stuzzicarlo, colpirlo, forse coglierlo impreparato, così non fu, dato che Lecter comprendeva molto bene il perchè di quella frase.

"Non preoccuparti, Clarice... Custodisco nella mia persona piacere sufficiente per entrambi. Siediti alla mia sinistra, prego, a te ho pensato ad un vino piuttosto delicato, sono certo apprezzerai..."

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Solo all'ultimo si concesse di sorriderle senza smettere mai di tenere gli occhi fermi e fissi. Rimaneva in piedi mentre aspettava che tutti si sedessero alla sua tavola.
view post Posted: 24/12/2015, 20:37     +3Around Christmas time.... - Crazy
:hannibal2:

Non si meravigliò lo psichiatra quando senti la porta di casa aprirsi. Era stato Anthony, uno dei domestici ad occuparsi di far entrare i primi invitati. Chiudendo gli occhi l'analista tentò di inspirare profondamente come volesse riconoscere la scia del profumo lasciata dalle persone appena giunte nella sua abitazione, cercando di distinguerne l'odore fra tutti quelli rilasciati dalle cibarie che ormai aveva quasi finito di completare.
Il tavolo in salone era perfettamente apparecchiato, la tovaglia rossa con tovaglioli in tinta, più scuri con sfumature tendenti al verde ed al blu, affiancavano le posate ed i calici in cristallo che parevano avere luce propria. Gli antipasti troneggiavano al centro, c'era carne, pesce, verdure, tutte pietanze che lo psichiatra ricordava erano apprezzate da ogni singolo invitato.
Si concentrò ancora per cercare di individurare dei profumi conosciuti ma improvvisamente si rese conto che un odore fin troppo familiare era proprio li, alle sue spalle, la persona che possedeva quell'atroce dopobarba di un tempo si era giusto adesso palesato. Lecter rilasciò il coltello che teneva ancora in mano sul tavolo e si voltò molto lentamente verso di lui, l'agente Graham.

"Ben ritrovato, William."

Si limitò a sussurrare mentre manteneva gli occhi posati sulla sua figura. Non lo trovava poi tanto diverso, forse un po' più robusto rispetto all'ultimo incontro, i capelli parevano più lunghi, lo sguardo più spento.

"Sono lieto tu abbia accettato il mio invito."

Un leggero sorriso gli si formò infine in volto mentre ancora lo scrutava studiandone i lineamenti.

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Altri ospiti nel frattempo erano giunti a casa, lo psichiatra lanciò un'occhiata al giovane profiler avanzando verso di lui per raggiungere la porta della cucina.

"Andiamo ad accogliere gli ospiti, sei il primo di una lunga lista, seguimi. Will."

Gli fece segno di avanzare dunque mentre si portava verso il corridoio.
Lecter i era vestito con un completo in tre pezzi scuro. La camicia bordeaux si sposava perfettamente con la cravatta con fantasia ameba annodata sopra il colletto con risvolto in seta. Il fazzoletto nel taschino invece era di un rosso più acceso, come a voler spiccare sopra quel colore di base nero. Avanzò verso il salone, superò il corridoio ed andò quindi in ingresso. Non era riuscito a riconoscere chi fossero i primi arrivati dalla cucina, ma adesso finalmente poté constatarlo con occhio proprio.
Il signor Anthony Guerrero aveva accettato l'invito, Abigail Hobbs, la dottoressa Du Maurier ed infine l'agente speciale Starling. Anthony fece spazio agli ospiti per entrare mentre Lecter manteneva le mani ferme lungo i fianchi con un sorriso dipinto ancora sul volto.

"Signor Guerrero, ben arrivato, grazie per aver accettato...."

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Disse all'uomo porgendogli la mano in segno di saluto, gesto non compiuto poco prima con l'agente Graham, forse vi era un motivo più che valido? O forse aveva intravisto nei suoi occhi non poco risentimento nei suoi confronti?
Salutato il signor Guerrero lo psichiatra si rivolse alla giovane Abigail, la guardava in volto mentre posava una mano sulla sua spalla destra.

"Grazie per essere qui, Abigail."

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Era contento che Abigail avesse trovato il coraggio di presentarsi, lo stesso coraggio ritrovato evidentemente dalla dottoressa Du Maurier la quale lo psichiatra scrutò in silenzio vedendola consegnare il dono portato come se fosse venuta da un passato lontano, dati gli abiti indossati.

"E' un onore, dottoressa Du Maurier."

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Non si avvicinò per il momento alla donna, forse per lo stesso motivo per cui si era mantenuto a distanza da Will Graham? Forse adesso non aveva pausa di perdere una delle due gambe, ma senz'altro il ricordo di quell'ultima cena era vivo in lei.
Infine ora l'ultima ospite, colei che evidentemente aveva più indecisione nel presentarsi, probabilmente a causa del loro ultimo saluto a casa Krendler due anni prima: Clarice Starling. Anch'ella pareva essere uscita dal passato, aveva scelto di indossare proprio l'abito dell'ultima cena, indossato in quell'occasione che l'aveva visti protagonisti in termini senz'altro fuori da qualsiasi schema.

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Lecter le sorrise immediatamente appena i loro sguardi entrarono in contatto, sbattè le ciglia una sola volta e con gentilezza la salutò con calma e con voce cadenzata.

"Clarice Starling..."

Non disse altro Lecter, si fernò. Il suo nome valeva come saluto. Rimase immobile lo psichiatra di fronte a tutti gli ospiti mentre due camerieri si avvicinarono prontamente per aiutare tutti a lasciare loro le giacce.

"Chi vorrà accomodarsi, prego... Mi segua..."
view post Posted: 24/12/2015, 15:08     +3Around Christmas time.... - Crazy
CHRISTMAS ROLE [CRAZY]

After the last escape

Ambientazione temporale: due anni dopo 'Hannibal' film

Players: Hannibal Lecter™ / Clarice M. Starling™ / Bedelia Du Maurier / Will Graham1 / Chloe Spencer / Abs ~ / Saphiria W. Porthos / MissWhite / Fr4ncis Dr4ke


Erano giorni lieti quelli che il dottor Hannibal Lecter aveva cominciato a trascorrere nella sua vecchia abitazione a Baltimora riottenuta grazie ad un permesso concesso dall'FBI, in camvio del supporto prezioso e non poco importante, se non addirittura determinante, per la cattura del fuorilegge più ricercato in tutto il mondo che minacciava il contaggio mondiale di una malattia mortale. Hannibal Lecter si era conquistato la libertà, la fama di un tempo, la gloria e la notorietà non più come psichiatra più illustre degli Stati Uniti d'America, non più come Squartatore di Chesapeake, non più come il terribile cannibale, ma adesso anche come il criminologo grazie al quale un atto di terrorimo estremo era stato scongiurato.
La supervisione dell'FBI non poteva tuttavia lasciare che lo psichiatra vivesse giorni lieti e sereni nelle sue attività più perverse, infatti Lecter era controllato nei suoi spostamenti, nei suoi hobby, passatempi e piaceri, se avesse voluto dunque privare qualcuno della sua vita solo per mancata gentilezza o per semplice appetito dell'uomo, l'FBI sarebbe giustamente intervenuta per impedirglielo.
Lecter sapeva in ogni caso trarre divertimento da quella situazione, non provava dispiacere nel vedere gli agenti vicini alla sua abitazione o sul posto di lavoro, sapevano dargli anche respiro quando era il caso, infatti era proprio in quei momenti in cui l'analista, tornato anche ad operare, poteva concedersi qualche lusso ancora non scoperto e/o ricollegato a lui dal Bureau.




:hannibal2:

Era la vigilia di Natale.
Hannibal Lecter, nonostante fosse stato nominato dai giornali, dai notiziari e dalle radio per l'atto estremo compiuto per riconquistare la vita che un tempo aveva dovuto abbandonare dopo l'arresto e dopo la prigionia, non aveva ricevuto molte visite a casa sua o nel suo studio da parte di quelle poche persone per le quali nutriva una velata simpatia. Will Graham raramente aveva accettato un suo invito, per non parlare poi dell'agente Starling che pareva fosse sempre ricoperta da troppi incarichi. Abigail Hobbs, il signor Guerrero, Chloe Spencer, lo stesso Francis Dolarhyde in particolare, date le sue abitudini poco ben viste dalle persone comuni. La dottoressa Du Maurier, reduce dal ricordo della scongiurata perdita di una gamba dopo la sua evasione. Sebbene Lecter avesse riottenuto la sua vita, non aveva riavuto quelle persone che rappresentavano e significavano qualcosa li a Baltimora.
L'occasione del Natale poteva forse essere considerata folle per invitare tutti nella sua dimora, come un tempo? Per vedere tutte queste persone interagire con lui e fra di loro sotto i propri occhi? No, il Natale, il suo clima, l'atmosfera rende sempre tutti più buoni, o questo sarebbe valso anche in questa occasione.
L'orario era dunque giunto. Hannibal Lecter non sapeva ancora chi avrebbe accettato il suo invito e chi avrebbe gentilmente declinato.
Si trovava comunque in cucina con la servitù a preparare il tutto per il cenone, se qualcuno si fosse presentato sarebbe stato senz'altro il primo invitato ad aver avuto il coraggio di chiudere col passato per inaugurare la nuova libertà di Hannibal Lecter all'insegna del Natale.
L'avrebbero accettato di nuovo come un tempo?
view post Posted: 23/12/2015, 17:52     +1[FLASHBACK] - Studio Lecter - Paziente Graham - Baltimora
:hannibal2:

L'aveva visto mutare sguardo nel momento in cui gli si era rivolto in quei termini forse più intimi del solito. Da quando Will Graham aveva agito ai danni della signorina Lound, LEcter si sentiva in qualche modo più libero di esternare ciò che infondo avevano cominciato segretamente a condividere. Quel qualcosa che ovviamente nessuno avrebbe potuto comprendere, tanto meno Jack Crawford e chiunque avesse a che fare con il mondo del Bureau e ciò che lo costituiva. Lo vide raccogliere il bicchiere mentre lo sentiva parlare, Lecter lo guardava continuamente negli occhi come a voler studiare quel suo sguardo che in realtà cominciava realmente a dargli da pensare.

sorrisino

Sembrava che la partita a scacchi cominciata già da diverso tempo che continuavano a portare avanti, non fosse mai finita, nemmeno ora che pareva che Will Graham si fosse trasferito a tutti gli effetti dalla sua parte, dalla parte dei neri, lasciando una volta per tutte quella dei bianchi.
Forse Will era in realtà la regina della squadra di Jack Crawford? Freddy Lounds poteva rappresentare dunque il pedone che avrebbe messo sotto scacco lo Squartatore di Chesapeake? Quanto avrebbe realmente meritato Will di incontrare la nuova Abigail Hobbs? Era pronto per ritrovarsi di fronte a quella tazzina ricomposta e perfettamente aggiustata nella sua forma originaria?
Sentendosi chiamare per nome, sbatté le ciglia una sola volta. Era chiaro quanto per Will fosse importante cogliere tutta la sua attenzione, dato come gli si era rivolto.

"Le risposte che un essere umano va cercando, non sempre si ottengono verbalmente dall'altro, il più delle volte la verità sta dietro gli occhi che celano ciò che realmente hanno visto, nascondendosi dietro la bocca e le ciglia."

hannibal

Pareva assumere un tono di voce duro il dottor Lecter in quel momento, come se non volesse celare troppo il dubbio che cominciava ad aleggiare nella sua mente.
view post Posted: 23/12/2015, 17:39     +1[FLASHBACK] - Studio Lecter - Paziente Spencer - Baltimora
:hannibal2:

Guardando la giovane in volto la seguì in quell'avanzata verso il bonsai che troneggiava su di un mobiletto nel suo studio psichiatrico. Si chiedeva ovviamente il perchè di quella domanda bizzarra, non credeva fosse un remoto e semplice tentativo della giovane di cambiare prontamente discorso dato che quello che stavano affrontando poco prima non era affatto tabù come invece quello circa il suo passato legato al simbolo della farfalla. Lecter sdi levò a sua volta dalla poltrona per approssimarsi a passo lento e cadenzato alle spalle della giovane Spencer, ne poteva sentire il profumo dei capelli a quella vicinanza, assottigliò un poco le ciglia mentre inclinava il capo.

"Lei apprezza il verde? Le da tranquillità probabilmente in un ambiente poco consono alle sue attività?"

Domandò ricollegandosi ovviamente alle abitudini preferite e segrete della giovani non poco coincidenti infondo con le proprie.
view post Posted: 22/12/2015, 23:30     +11° INIZIATIVA - #EatTheRude - Progetti
Buonasera! Grazie per aver aderito. Ti inserisco subito agli iscritti!
view post Posted: 27/11/2015, 20:54     +1[FLASHBACK] - Studio Lecter - Paziente Spencer - Baltimora
:hannibal2:

Come sempre la signorina Spencer era stata sincera nelle sue risposte, non lo deludeva affatto e, almeno con lui, era un libro aperto specie in certi argomenti, ma era tanto disposta a parlare quanto contrariata dal farlo su questioni da lei reputate tabù. La guardava in volto dopo la sua risposta, la vedeva come pensierosa, forse con la mente stava andando altrove, si stava spostando, non era forse più sua intenzione seguire l'argomento intrapreso? Lecter si spostò un po' in avanti con il busto guardandola ancora e finalmente ecco che la risentì parlare ponendogli una domanda, un quesito, un'opinione? L'uomo corrugò la fronte non tanto per il cambiamento repentino di argomento bensì per la scelta del colore chiesto come gusto personale. Rispose dunque.

"Apprezzo il verde in tutte le sue più variate sfumature, ma come capo d'abbigliamento lo indosserei poco volentieri. Gradisco il blu, il viola, il rosso... Ma il verde lo vedo più come una tonalità adatta per mobilia o quant'altro. Non per casa mia."

La guardò ancora chiedendosi perchè mai questa domanda, era evidente però che per la signorina Spencer il verde fosse un colore piacevole, altrimenti non sarebbe stato senz'altro il primo a venirle in mente.
view post Posted: 24/11/2015, 13:35     +1Ciao a tutti! - Benvenuti
La scheda pg non devi farla in quanto esiste già! Tu prenderesti un pg già avviato! Come sai inoltre qua la storia di hannibal serie e hannibal film e unificata, quindi tutti gli attori che hanno inscenato lecter sono questo personaggio portato avanti in un'unica storia. Abbiamo dovuto adattare la fine della terza serie per far si che venisse collegata a red dragon film. In pratica la cattura di lecter è avvenuta a Firenze perché bedelia e stata messa sotto torchio da Crawford e ha spifferato dove lecter si trovava, così è stato arrestato come in red dragon e da li la storia di hannibal prosegue con il volto di Anthony hopkins! La parte finale della terza stagione purtroppo non è presente nella trama del forum, altrimenti non poteva essere adattata ai film!
E figurati sei tu ad essere gentile! Questo è il minimo!

Inviato dal mio Galaxy S5 tramite ForumFree App

view post Posted: 24/11/2015, 11:26     +2Ciao a tutti! - Benvenuti
Carissimo Will è un piacere avere la possibilità di leggerti anche qui! Come Clarice ti avrà sicuramente già detto, questo forum esiste da più di 10 anni ed è il primo italiano dedicato ad Hannibal Lecter e la sua saga, per intero! Sono felice che hai deciso di approdare fra di noi e di volerti cimentare nel GdR, Will è un personaggio molto complesso ma ho la vcertezza, vedendo le basi che hai, che saprai renderlo al meglio! Non c'è un discorso simbolico di ship in questo forum, almeno non ora... Il GdR si ambienta in due tempi se vogliamo chiamarli così... La parte del presente, cioè del GdR principale, svolta dopo gli eventi di Hannibal film e i flashback invece inerendi a qualsiasi altro evento della storia di LEcter, quindi si possono trattare anche le cose successe nella serie, piuttosto che in Hannibal Rising, piuttosto che in Red Dragon o il Silenzio degli Innocenti o Hannibal il film stesso...
I flashback sono ricordi, quindi i PG non sono vincolati, ovvero, se ad esempio io ruolo con te una seduta in fglashback, allo stesso tempo posso usare Lecter in un altro flashback con qualche altro player in un'altra scena. Se invece ruolo il mio PG in una scena del presente, del GdR principale, il PG è vincolato in quella scena fin quando non finisce, dato che comunque il PG non può stare in due posti contemporaneamente!
Sembra complesso a dirlo così, ma vedrai che cimentandoti ti sarà tutto molto più chiaro.
Will nel presente ha ripreso a lavorare per l'FBI, penso che con Clarice poitrai subito cimentarti in una role!
Avrai visto che le sezioni sono divise per città, anche li capirai che per ruolare ogni scena ci si spiosta di zona in zona, ma non preoccuparti, se avrai problemi io Clarice e qualsiasi altro membro dello staff sapremo aiutarti e guidarti!
Detto tutto questo ti do ancora il mio benvenuto nel forum e ti auguro una buona permanenza!
PS. per qualsiasi domanda, chiedi pure!
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